Le sanzioni – 4a giornata

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Il Giudice sportivo Tosel ha comunicato domenica e lunedì le sanzioni per le squadre della massima serie, considerando anche il turno infrasettimanale, tramite i Comunicati Ufficiali n°46 (link) e n°47 (link)

Le sanzioni relative alla quarta giornata, in ordine di importanza sono le seguenti:

  • Milan
    • Obbligo di disputare una gara con il settore dello stadio denominato “secondo anello blu” privo di spettatori per Cori e grida di discriminazione territoriale
  • Lazio – 10.000€ così suddivisi:
    • Fumogeni e petardi: 5.000 €
    • Lancio petardi in campo : 5.000 €
  • Roma – 10.000€ così suddivisi:
    • Fumogeni e petardi: 5.000 €
    • Lancio petardi in campo : 5.000 €
  • Napoli – 4.000 € per Ingiustificato ritardo inizio gara (4′) – Recidiva
  • Bologna3.000 € per Lancio petardo in campo
  • Lazio – 3.000 € per Ingiustificato ritardo inizio secondo tempo (3′)

Nel C.U. n° 46 era presente anche una sanzione di 3.000 € per il Cagliari, revocata però nel successivo C.U. n°49 (link) a seguito di una comunicazione specifica dell’arbitro Di Bello.

Va anche aggiunto che, a seguito del ricorso presentato dall’Internazionale avverso alla chiusura della Curva Nord e ai 15.000 euro di sanzione (vedi 3a giornata), la I sez. della Corte di Giustizia Federale ha deciso la riduzione a 10.000 euro della sanzione (presumibilmente diminuendo di 5.000€ la sanzione dei laser) e di confermare la chiusura della Curva per Inter-Fiorentina di domani sera. (Vedasi Dispositivo n° 053 CGF)

Alla luce anche di queste decisioni la nuova “classifica” delle sanzioni è la seguente:

Sanzioni4a

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Quindi dopo 4 giornate di campionato e i turni di Coppa Italia e Supercoppa, l’attuale bilancio vede già oltre 220.000 Euro nelle casse della Lega, relativamente alle sole 20 compagini di A e tre curve chiuse per cori discriminanti: quella del Milan si è aggiunta infatti a quelle già sanzionate di Lazio e Inter.

Quest’ultimo punto merita però un’ulteriore riflessione. Ha fatto scalpore infatti che sia stata punita la curva del Milan per un coro contro i napoletani e non quella dell’Inter che ha intonato il coro in più occasioni in quel di Reggio Emilia durante la partita con il Sassuolo come testimoniato anche da questo video:

Appare infatti strano che un coro udibile anche tramite la tv (e reiterato altre volte durante l’incontro) non sia stato refertato nè dagli arbitri nè, cosa ben peggiore, dagli emissari della Procura Federale presenti in tribuna. Perchè se a un arbitro nella concentrazione per seguire il gioco può sfuggire, lo stesso non vale per chi è delegato proprio a questa operazione come gli “007” federali.

Resta da capire se la proposta della dirigenza interista di incontrare esponenti della Questura di Milano in merito proprio a questi fatti, arrivata nella mattinata di lunedì, possa aver influito in qualche modo anche sulle decisioni del giudice sportivo. Azione apprezzabile quella dell’Inter, ma forse un po’ tardiva. Certamente vi sono vari rischi con queste regole, appunti che avevamo cercato di approfondire nella scorsa settimana, ma sta di fatto che è stata disattesa alla tolleranza zero tanto sbandierata a inizio campionato. Giuste, sbagliate o rivedibili che siano le regole si è creato un precedente pericoloso: lo stesso coro è stato sanzionato in un caso e non nell’altro creando evidente disparità di pesi e misure utilizzati nei casi delle tifoserie di Milan e Inter. Regole alla mano San Siro avrebbe dovuto essere chiuso per una giornata e l’Inter sanzionata per 50.000 euro, con l’ulteriore spada di Damocle, in caso di ulteriori recidive, della sconfitta a tavolino.

Poi possiamo essere d’accordo che sia ingiusto che le società paghino per la stupidità di alcuni “tifosi” delle loro squadre e sul fatto che certi cori (a mio avviso balordi in qualunque caso) possano essere più o meno discriminanti, ma le regole sono queste e con queste regole tutti devono essere giudicati allo stesso modo.

Gravissimo quindi sarebbe se tutto derivasse da scelte “politiche” (considerato anche che è in dirittura d’arrivo la cessione della società nerazzurra). Questa mattina tramite Twitter ho voluto quindi lanciare una proposta: rendere pubblici i referti di arbitri ed emissari della Procura Federale, perlomeno per quel che concerne la Serie A. Una trasparenza di questo tipo, oltre a responsabilizzare gli addetti alla compilazione, allontanerebbe molti veleni e certamente renderebbe più limpide certe decisioni che spesso risultano ai più inspiegabili. Ma si sa, le proposte più semplici spesso sono le più difficili da attuare…

Maurizio Romeo
@rumme75

Post By rumme75 (33 Posts)

Fondatore di Barzainter e di Dodici. Portiere e inguaribile juventino. Figlio di papà milanista, mamma juventina. Ha subito anche l'influenza dello zio Gianni e del nonno Vittorio che gli hanno trasmesso l'amore per i colori bianconeri e che ora lo guidano da lassù... Ju29ro, non fatelo arrabbiare perchè l'acqua cheta tira giù i ponti. Blogger di approfondimento: Farsopoli e il calcioscommesse lo hanno visto anche alle prese con lo studio dei codici... Vive il blog e il calcio per passione.

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