Quando un investimento testimonia superiorità

Ricevo e pubblico molto volentieri la riflessione dell’amico Marco sull’investimento della Juventus nell’area Continassa. Buona lettura.

Quando un investimento testimonia superiorità…

Il progetto dell’area dal sito della Juventus

Qualcuno diceva l’8 settembre 2011, giorno dell’inaugurazione dello Juventus Stadium, “primi come sempre, da sempre”. In effetti il gioiello costruito dalla nuova dirigenza (anche se in realtà programmato e pianificato da quella pre 2006) risulta essere il fiore all’occhiello non solo per la società ma anche per i tifosi bianconeri, in quanto costruito in un’epoca calcistica nella quale le rivali storiche hanno evidenti problemi economici e non, e dove tutti ora vogliono avere uno stadio di proprietà. In questa realtà esistono anche squadre che elemosinando investimenti esteri o investendo i ricavi delle cessioni cercano di costruirsi la propria casa. In questo contesto le squadre che sembra possano avere prima avranno uno stadio di proprietà paiono essere Udinese e forse Cagliari. In ogni caso quando qualsiasi squadra costruirà il suo stadio la Juventus sarà già pronta a rilanciare con il nuovo progetto dell’area Continassa. Questo progetto sarà oggetto della nostra discussione, ma ci arriveremo tra poco, solo dopo aver fatto evidenziato quanto lo stadio sia importante ma da solo inutile a competere con i top club europei.
“C’è bisogno dello stadio di proprietà per competere economicamente”, quante volte avrete sentito questa frase? Sicuramente tantissime volte ma, seppur giusta, occorre analizzare come il solo stadio di proprietà possa contribuire a ridurre il gap con i top club europei, ma non a colmarlo del tutto. Prendiamo come esempio il Bayern Monaco (società tedesca e quindi presumibilmente con conti sani) che oltre allo stadio bellissimo (Allianz Arena) per cui riceve molti soldi per i name rights, possiede una società che fornisce cibo e bevande a tutti gli stadi della Bundesliga. Altro esempio importante è quello del Manchester United che invece possiede una società di prestiti e mutui; questi sono solo due degli esempi di come alcune società aumentino i loro ricavi. La domanda sorge quindi spontanea: “Come potrebbe la Juventus con il solo stadio di proprietà competere economicamente con queste potenze?”

Una semplice risposta potrebbe essere: marketing, ovvero l’arma di cui si serve ad esempio il Real Madrid (la squadra che fattura di più in questo campo). A onor del vero bisogna dire che la Juventus  ha investito molto anche per quanto riguarda il marketing, specialmente in Oriente e soprattutto muovendosi sui social network con gli account di Twitter e Facebook, molto attivi, e soprattutto con il canale di Youtube che spesso e volentieri crea delle iniziative divertenti (come ad esempio lo Juventus Arcade, dove con una semplice finestra di Youtube bisognava ricordare le azioni goal e i suoi sviluppi, come allinterno di un gioco elettronico).

In questo contesto, la Juventus Spa ha quindi ben pensato di investire 41,5 mln per strutture alberghiere, cinema, residenze private ed anche un nuovo centro sportivo dove si allenerà la prima squadra (su Vinovo è lecito pensare che sia in progetto diventi il campo di allenamento delle giovanili, ma anche una squadra B, dove far giocare Gabbiadini & soci invece di lasciar loro fare panchina a Bologna, ad esempio), venendo anche incontro a specifiche esigenze del comune di Torino. Trascurando il risvolto sociale, anche se molto importante considerando che la Continassa sia un’area attualmente piuttosto degradata, e che il comune di Torino miri alla rivalutazione della suddetta area, è facile capire come quest’investimento (intelligentemente condiviso col comune) possa portare maggiore fatturato oltre ad un aumento del patrimonio della società che nel giro di 3-4 anni si troverà a possedere il centro sportivo di Vinovo, lo Juventus Stadium (su cui la Sportfive, la società che con 75 milioni di euro si è aggiudicata  la possibilità di vendere i diritti per il nome dello stadio, ha dichiarato si essere vicina alla vendita entro fine anno. Potrebbero quindi  arrivare altri soldi, in quanto la parte incassata dalla sportive che supera i 75 mln bisogna dividerli 50 e 50) e oltre a un’area comprendente alberghi, case e  cinema. Qualcuno potrebbe anche chiedere: “Ma questi 41 mln non era meglio investirli per prendere un toplayer?”. La mia risposta sarebbe questa: bisogna pensare nell’ottica dell’uovo e della gallina e quest’area, se ben sfruttata, potrà portare alla Juventus in futuro vari calciatori importanti e soprattutto potrà permettere di mantenere in squadra le pedine fondamentali. Sarebbe forse sin troppo semplicistico e rozzo pensare agli investimenti solo come un movimento pecuniario e occorre ricordare che in quanto spa, esiste un cda che decide e che avrebbe potuto bocciare un investimento simile su di un calciatore che invece, è logico pensare, abbia approvato con maggiore facilità quest’investimento.

Un’altra domanda potrebbe essere:”E il Fair Play Finanziario?” La risposta  che posso dare è semplice anche qui: in primis l’investimento sarà ovviamente a bilancio e conterà anno per anno così come le sue quote di ammortamento. C’è però da ricordare che la regolamentazione del FPF afferma che non sarà il bilancio “ufficiale” ad essere esaminato, bensì una sorta di “bilancio UEFA” che detrae tutte le spese per il settore giovanile, per la costruzione di stadi e/o patrimoni societari (come il progetto appena presentato dalla Juventus), pertanto seppur a bilancio effettivamente sarà presente, questo non dovrebbe impattare in termini di regolamentazioni UEFA relativamente al FPF. I benefici pertanto potranno essere veramente tanti.

In conclusione quest’investimento potrà portare la Juventus a competere con i maggiori club europei e staccare così, forse definitivamente, il resto delle squadre italiane, che non solo non possiedono uno stadio di proprietà  ma che semmai ci arriveranno (sia allo stadio sia ad altri patrimoni simili), saranno semper un passo indietro alla Juventus.

E’ forse un giorno racconteremo che così iniziò l’egemonia economica della Juventus ebbe inizio, perlomeno, per ora,  in Italia…

Marco S. (@k1ngcr4zy)

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Dodici nasce da una costola di Barzainter.it, ne eredita la filosofia ("Il calcio è solo un gioco, e con il sorriso si gioca meglio") che cerca di trasmettere con un mix di competenza, obiettività condita comunque dall'ironia che mai può mancare. Dodici, come il dodicesimo uomo. L'uomo in più che cercheremo di essere ogni giorno. Solo per voi.

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