BUFFON 6: Serata da sbadigli per il buon Buffon che può riconsegnare al magazziniere dei guantoni lindi. DIVANO E PIUMONE
BARZAGLI 6: Non ha un granché da fare nemmeno lui stasera. Il Palermo davanti si dimostra piuttosto sterile e con quasi tutte le attenzioni da concentrare su Vazquez, il compito si fa piuttosto semplice. TRANQUILLO
BONUCCI 6: Guida senza sbavature il reparto. Nel primo tempo 2 o 3 lancioni nel nulla e un paio di palle perse figlie probabilmente più di un calo di concentrazione che altro. SPENSIERATO
CHIELLINI 6,5: Rispetto agli altri due lo si nota per un paio di interventi importanti in ripiegamento e dentro l’area di rigore. PUNTUALE
CUADRADO 5,5: Facciamola breve: il compito dell’esterno nel 3-5-2 è attaccare il più possibile e arrivare sul fondo. Ecco, sul fondo Cuadrado ci arriva due volte. Allegri lo richiama più volte alla disciplina, ma poi lo leva. Bilancio: troppo poco. O meglio, troppo poco per uno con quella corsa e mezzi tecnici. FANTASMA (LICHTSTEINER 6,5: Ecco, ad esempio, lo svizzero, che i mezzi tecnici e la velocità di Cuadrado non ce l’ha di certo, combina di più in 20 minuti che il compagno di reparto in 68. PER DIRE …)
STURARO 6,5: Partita di carattere, di corsa e di sacrificio. Ottimo l’inserimento nell’occasione del gol. IN CRESCITA
MARCHISIO 6: Non in una serata e un momento di grandissimo spolvero. Anche Marchisio si produce nel minimo indispensabile. A volte la Juve avrebbe bisogno di un po’ più di ritmo; ma il cambio di passo, la verticalizzazione, l’idea, tende ad arrivare mezzo secondo dopo. PUNTO FERMO
POGBA 7: Non da copertina come contro il City ma non per questo meno efficace. Anzi. Nelle poche idee del primo tempo bianconero, Pogba è l’unico a distinguersi insieme a Dybala. Poi la Juve trova il gol e tutto diventa ancor più facile. Lui sì che sta salendo. CRACK
EVRA 6,5: Scelto al posto dell’ottimo Alex Sandro visto col City, inizialmente il francese fa rimpiangere la decisione di Allegri. Ma è solo questione di minuti. Una volta preso il passo a Struna la Juve va quasi sempre da lui. SICUREZZA
DYBALA 7: E’ ancora una volta quello che si muove meglio tra le linee e quello che dà la sensazione di potersi sempre inventare qualcosa; e questo anche quando il Palermo tiene alto il ritmo e concede pochi spazi. Il gol è quasi più suo che di Mandzukic: davvero fantastico il pallone tagliato recapitato sulla testa del croato. D’altra parte la statistica parla chiaro: il 45% delle reti bianconere in campionato (9 su 20) porta la firma di Paulo Dybala. GIOIELLO (ZAZA 6: Tocca 3 palloni, ma uno lo mette dentro. La faccia dopo il gol è tutta un programma. EFFICACE)
MANDZUKIC 6,5: Nel primo tempo tocca un totale di 11 palloni, facendo gridare buona parte del popolo juventino al cambio. Ma nel segno del 17 che fu del grande Trezeguet, per una sera si traveste per davvero da David Trezeguet: una biglia buona, un gol. INCISIVO (MORATA 6+: La staffetta che l’ha ormai relegato al ruolo di panchinaro gli sta stretta, e si vede. Non tanto dall’espressione sul volto quanto piuttosto dall’atteggiamento in campo: sembra essere tornato alle prime partite di Juve, quando aveva voglia di spaccare il mondo e dimostrare il suo valore, salvo poi incartarsi in sé stesso. Quando alza la testa e gioca di squadra è un piacere. SOFFERENTE)
ALLEGRI 6,5: La notizia c’è: la Juventus ha finalmente finito la sua fallimentare fase di esperimenti. Allegri ha capito che questa squadra funziona meglio col 3-5-2 anche perché di trequartisti buoni non ce ne sono proprio (stante l’assenza anche di Pereyra). Ora lo step successivo: velocizzare la manovra e creare qualche automatismo in più centralmente quando il gioco sulle fasce è bloccato. Nel frattempo 4 vittorie. IN RISALITA