Un lunedì 6 luglio 2015 non qualunque in casa Juventus, con una conferenza stampa indetta alle ore 17.00 e preceduta dalle ufficializzazioni dell’approdo di Andrea Pirlo ai New York City nella MLS nordamericana e del prolungamento contrattuale di Max Allegri a 3,5 milioni di €uro netti a stagione sino al 30 giugno del 2017 ma con opzione di ulteriori 12 mesi.
Conferenza stampa dicevamo che ha avuto come protagonisti il Presidente Andrea Agnelli e Claudio “Principino” Marchisio, messo sotto nuovo ricco contratto sino al 30 giugno del 2019, attraverso un prolungamento quinquennale, figlio come detto dal primo dirigente bianconero “dell’essere già leggenda da parte del nostro numero otto, entrato di diritto nell’olimpo dei grandissimi giocatori della Juventus e vero e proprio punto di unione tra la Juve di ieri e quella di domani, oltre a risultare determinante nelle tematiche dello spogliatoio, potendo spiegare ai novi arrivati cosa vuol dire giocare per la Juventus”.
Un’investitura da capitano con i gradi guadagnati sul campo da un Claudio Marchisio che si è detto “felicissimo di poter indossare una maglia che ha sempre voluto, che la sua emozione è sempre come quella del suo approdo in bianconero datato 1993” ed in perfetta sintonia con il Presidente Agnelli considerando che “dal primo luglio di ogni nuova stagione si riparte tutti dall’inizio ed alla pari” e che “il nuovo punto di partenza ha come obiettivo quello di ricominciare a vincere”.
Sul trasferimento di Pirlo negli Usa Marchisio ha sottolineato che “Andrea è stato un giocatore importante per noi e per me, dando ed aiutandomi tanto in questi anni”, mentre sui nuovi arrivi di Khedira e Mandzukic ha semplicemente detto che “aumenteranno senza dubbio il valore della squadra, portando altresì esperienza per una Champions League che come ogni anno sarà durissima ma che ci dovrà vedere protagonisti per il fine di consolidarci a livello internazionale, perchè sappiamo di potercela giocare con tutti”.
In conclusione Marchisio ha confermato che “continuerò a giocare con la maglia numero 8 perchè a questo numero ci sono affezionato” e che “avere la Juve nel cuore ti aiuta a dare ogni energia in ciascun allenamento e partita” e che , mentre Andrea Agnelli ha rimandato ogni domanda su un Tevez sottolineando comunque che “Carlos ad oggi è ancora un nostro giocatore” mentre su Pogba ha sottolineato che “di assoluto nel calcio non c’è niente e che un calciatore è incedibile solo dal 1° di settembre”.
Daniele Amadasi