Juve-Barcellona, un triplete Champions per due

Ancora cinquantasei ore ed il 38.enne arbitro turco Cuneyt Cakir darà alle ore 20.45 di sabato 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino,  il fischio d’inizio a Juventus-Barcellona, finalissima di Champions League 2014-2015, che oltre al titolo di Campione d’Italia varrà per la vincitrice il prestigioso triplete, considerando che entrambe le formazioni hanno già vinto nell’attuale stagione calcistica sia il campionato che la coppa nazionale.

Juventus-Barcellona, l’inedita finalissima della Champions League che vedrà però per l’ottava volta entrambe le squadre protagoniste dell’atto conclusivo della Coppa Campioni, con i bianconeri a caccia del suo terzo trofeo dopo quelli vinti nel 1985 e nel 1996 (a fronte delle cinque sconfitte datate 1972, 1983, 1997, 1998 e 2003) e con i blaugrana del loro quinto successo dopo quelli del 1992, 2006, 2009 e 2011 (a scapito delle sole due finali perse nel 1961, 1986 e 1994).

Juventus-Barcellona la finale centrata di Champions League meritatamente centrata dai due club dopo un percorso che ha visto i bianconeri arrivare secondi nel girone preliminare dietro all’Atlético Madrid con dieci punti in sei gare e poi eliminare agli ottavi di finale il Borussia Dortmund (2-1 e 3-0) , ai quarti il Monaco (1-0 e 0-0) ed in semifinale il Real Madrid (2-1 ed 1-1), mentre il Barcellona dopo aver vinto il suo girone con quindici punti davanti al Paris Saint Germain, ha fatto fuori nei tre turni ad eliminazione diretta il Manchester City (2-1 ed 1-0), il Paris Saint Germain (3-1 e 2-0) ed il Bayern Monaco (3-0 e 2-3).

Con queste premesse e con differenze sostanziali nell’approccio alla finalissima con una Juventus impegnata sul campo per doppi allenamenti atletici e tattici e con un Barcellona aperto alla presenza di moglie e fidanzate nelle stanze dei giocatori anche nell’ultima notte prima della partita, i due tecnici Massimiliano Allegri e Luis Enrique hanno quasi pronte le liste dei rispettivi titolari, seppure con i rispettivi dubbi di Chiellini (più no che si) ed Iniesta (più si che no).

Con il possibile forfait dell’ultima ora di Chiellini causa contrattura al polpaccio sinistro, davanti a Buffon saranno schierati Lichtsteiner, Bonucci, Evra, Marchisio, Pirlo, Pogba, Vidal, Tevez e Morata ed uno tra Ogbonna e Barzagli, considerando in entrambe le soluzioni il mantenimento del previsto modulo 4-3-1-2 e rimandando ogni altro modulo tattico (3-5-2 o 4-3-3) a partita in corso con gli eventuali ingressi dalla panchina dei vari Sturaro, Pereyra e Llorente pronti anch’essi a dare una mano per la realizzazione di un sogno da dedicare ai 39 angeli bianconeri a pochi giorni dal trentennale della tragedia dell’Heysel (29 maggio 1985).

Ter Stegen, Alves, Piqué, Mascherano, Alba, Rakitić, Busquets, Iniesta, Messi, Suárez e Neymar invece la formazione tipo del favorito Barcellona in versione 4-3-3 che nel corso della gara punterà anche sull’apporto di Xavi Hernandez, arrivato alla sua ultima gara con i catalani dopo 17 anni di militanza.

Daniele Amadasi

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Giornalista pubblicista milanese, classe 1973, laureato in ingeneria meccanica con indirizzo energetica presso il Politecnico di Milano, conta una serie di collaborazioni giornalistiche sia a livello di carta stampata (La Padania, Il Giornale e Metro) che radiotelevisive (Telelombardia e Radio Padania). Premiato nel 2006 con il riconoscimento giornalistico “Cortina Top Press” per la mansione di co-responsabile della comunicazione internet del portale ufficiale dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 per i tornei di hockey su ghiaccio maschile e femminile, attuale Direttore di Calcioparlando.com e di TuttoHockey.com, conduce su RPL a carattere bisettimanale dal 2010 la trasmissione radiofonica Calcioparlando.

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