Mercato di Riparazione: i voti delle 20 squadre di A

20120202-145718

Ieri sera si è chiusa la sessione di mercato invernale, il cosiddetto “mercato di riparazione”. Sono state, come al solito in Italia, ore frenetiche che però hanno regalato pochi colpi last minute. Chi doveva muoversi si è mosso con anticipo e nel finale solo qualcuno ha concluso o ha provato a concludere qualche operazione. Al solito non molti soldi in circolo e tanti prestiti con obbligo/diritto, ormai una usanza abbastanza diffusa. Come spiegavo ieri nell’articolo “Mercanteggiare” (ecco a voi il link http://dodiciblog.altervista.org/?p=13364), in questa sessione più che nelle altre hanno regnato due strategie distinte: quella della “confusione” e del “muoviamoci e vediamo che succede” e sarò più chiaro su questo nello sviluppo del discorso. Ora però bando alle ciance e diamo un po’ di voti di questo calciomercato invernale, partendo dalla Juve e proseguendo con le altre 19 squadre di serie A.

JUVENTUS, voto 6,5: La società bianconera doveva muoversi tanto quanto niente. La rosa era ampia e competitiva, difficilmente migliorabile e aveva bisogno di qualche aggiustamento. Se ne sono andati Mattiello (in prestito), Giovinco e Motta (rescissione consensuale per entrambi) e Marrone alla fine è rimasto causa infortunio. Sono arrivati De Ceglie, Matri e Sturaro, quindi due sostituti per i partenti e un rinforzo giovane e di talento per il centrocampo (orfano da sempre di un’alternativa come Romulo). Il mezzo voto oltre la sufficienza è dato dall’operazione Rugani, giovane, forte e preso a costi ragionevoli. Una considerazione e un rimprovero in chiusura: Marotta per il dopo Buffon ha scelto di far man bassa di tutti i portieri più promettenti e poi valutare quale possa essere più pronto per diventare l’erede del nr. 1 dei nr. 1; il rimprovero è alla strategia un po’ troppo esposta del buon Beppone Marotta, che a volte potrebbe essere un pochino più riservato.

ATALANTA, voto 6: Doveva puntellare l’attacco e lo ha fatto prendendo Pinilla, che ha dato il suo contributo realizzando un gol decisivo contro il Cagliari. Per il resto ha mantenuto i giocatori che doveva mantenere per puntare alla salvezza, compreso Baselli promesso (pare) al Milan a giugno.

CAGLIARI, voto 6: Mercato non molto lineare, con continui ribaltamenti di fronte (utilizzando un gergo calcistico). L’addio di Zeman ha sicuramente portato alcuni stravolgimenti di filosofia, ma per alcune squadre (quelle che puntano alla salvezza) la società dovrebbe avere linee chiare e predefinite. In uscita ottimo l’affare Ibarbo che ha dato respiro alle casse e che non era esattamente un giocatore imprescindibile, per il resto il livello della squadra è rimasto dignitoso e spetta a Zola cercare di ottimizzare il lavoro.

CESENA, voto 5: C’erano in giro tante occasioni ma alla fine la squadra romagnola è rimasta con il cerino in mano. Hugo Almeida non è stato sostituito e l’unico dato veramente positivo, a conti fatti, è che è stato mantenuto Defrel. Di Carlo dovrà lavorare di inventiva e sperare che basti per la salvezza.

CHIEVO, voto 6: Dal Chievo non si sono mai avuti colpi da prima pagina e nemmeno questa volta ci sono stati, tuttavia l’inserimento di Fetfatzidis può dare un contributo tecnico interessante. L’ultimo giorno è arrivato Pozzi (per 1.000€), ma trattasi solo di un aggiustamento finale che non sposta gli equilibri.

EMPOLI, voto 6,5: Il vero colpo è stato tenere Rugani fino alla fine della stagione e il diesse Carli è riuscito a metterlo a segno, incassando anche 3.5 milioni. Interessante in prospettiva l’innesto dell’australiano Brillante che non ha avuto spazio nella Fiorentina.

FIORENTINA, voto 6,5: La partenza di Cuadrado rappresenta un colpo imparabile, poiché trovare un sostituto del colombiano è quasi impossibile. Certo incassare 30 milioni e prendere Salah, che è un giocatore che può dare delle soddisfazioni, dal punto di vista squisitamente economico è una buonissima operazione. Diamanti e Gilardino vengono da una situazione particolare e bisogna capire come stanno fisicamente e mentalmente.

GENOA, voto 6: L’importante per Preziosi è sempre fare movimenti. Anche in questa sessione è riuscito nel suo scopo, ma l’incognita è capire se i nuovi arrivi saranno degni dei partenti. Borriello dovrebbe rappresentare la garanzia, anche se Matri non aveva demeritato, mentre per il sostituto di Antonelli (venduto per poco) è un’incognita. Non si capisce bene se Gasperini sia felice o meno.

INTER, voto 6-: I nerazzurri hanno operato senza pecunia, a furia di prestiti o riscatti obbligati. La vicenda Osvaldo è da film horror e per risolverla bisogna fare affidamento sul Boca Juniors. Per il resto, quasi tutti i giocatori comprati da Thohir hanno già esordito e non sono andati proprio come ci si aspettava. Brozovic per me è una scommessa, Podolski non un buon affare, Shaquiri un solista (l’ennesimo) di prospettiva. L’ultimo giorno poteva portare qualcosa in più a Mancini, ma “senza soldi non si cantano messe” (si diceva dalle mie parti). Che poi Rolando e Diarra non avrebbero spostato gli equilibri è una cosa abbastanza evidente.

LAZIO, voto 6: Interessante la scelta di Mauricio, che si sta dimostrando un buon acquisto. Hoedt è un giocatore di ottime prospettive che nella prossima stagione farà molto comodo. Serviva qualcuno in avanti e la mancata acquisizione di Bergessio è un punto negativo per la coppia Tare-Lotito.

MILAN, voto 6: La condizione economica è molto simile a quella dei cugini interisti. Poco cash e tanta fantasia per il Condor Galliani. L’operazione Torres di agosto si è dimostrata insensata, la sua cessione ancora di più. Cerci e Destro sono due buonissimi calciatori, italianizzare la squadra è un’ottima idea, adesso bisogna però vedere quali saranno gli effetti sulla classifica di una squadra che è obbligata a crescere. Una parola sulla smania di avere mille difensori centrali e zero esterni!? Vabbè, sono cose da Condor.

NAPOLI, voto 7: I risultati parlano più di ogni considerazione. Strinic è arrivato dall’Ucraina e si è subito imposto come titolare fisso. Gabbiadini è un talento assoluto e Mihajlovic ancora si rammarica della sua cessione. Serviva un centrocampista e un difensore di qualità, ma a gennaio difficilmente si trovano giocatori che fanno fare il salto.

PALERMO, voto 6: Zamparini è riuscito pesantemente a far parlare di sè pur non avendo movimentato molto in questo mese di gennaio. I gol di Dybala e le magie di Franco Vazquez hanno fatto scatenare un’asta che farà divertire il presidente nella prossima estate, proprio mentre la squadra si sta assestando su una buona posizione. Buon acquisto quello di Rispoli e buona operazione la cessione di Munoz.

PARMA, voto 4: Il voto non può prescindere dal disastro societario. Il problema non è legato agli arrivi e alle partenze di giocatori, ma il vero problema è la sopravvivenza del club. Tante cessioni e risoluzioni, pochi innesti e di scarsa qualità.

ROMA, voto 6-: Ieri spiegavo l’esatto mix tra confusione e comprare per comprare operato da Sabatini. Sostituire Destro con Doumbia, che non ha mai avuto esperienza nel campionato italiano, è operazione abbastanza incomprensibile. Ibarbo è una scommessa e il suo arrivo è legato alla sua velocità, simile a quella di Gervinho. Spolli è un’operazione alla Rinaudo e non è un complimento.

SAMPDORIA, voto 6,5: Ferrero ha fatto divertire tutti con i suoi numeri incredibili. ma alla fine il suo tecnico sembra essere il meno divertito. Il litigio Eto’o-Mihajlovic e la sconfitta rimediata sul campo del Torino non depongono a suo favore. Le operazioni in difesa e centrocampo sono state buone e hanno innalzato il livello della squadra. Avanti credo ci siano più dubbi perchè Muriel è una scommessa e Eto’o un’incognita totale.

SASSUOLO, voto 6,5: Il colpo vero è stato quello di saper dire di no alla Juventus che voleva Zaza da subito e che invece si deve accontentare di prenderlo nella prossima stagione come era concordato da tempo. La squadra andava bene così e non aveva bisogno di grandissimi stravolgimenti.

TORINO, voto 6: La vittoria sulla Sampdoria ha dato un grandissimo assist a Cairo. In questo modo la squadra secondo il presidente va bene così. Niente da fare per Ilicic, ma credo che sia molto meglio puntare su El Kaddouri.

UDINESE, voto 6,5: La famiglia Pozzo ha iniziato a tessere rapporti per giocatori tipo Allan e Widmer, ma non li ha promessi a nessuno. Ha preso un bel prospetto come Stipe Perica, dal Chelsea, e ha incassato bei dobloni per Muriel.

VERONA, voto 5: Sembra che si sia spesso cambiato per cambiare. Il vero problema in questa squadra non è tanto la rosa, adatta a salvarsi anche così, ma è nel gruppo, che non ha l’unità e l’umiltà dell’anno scorso.

 

 

Post By DIbbello (254 Posts)

Sono Antonio (@Dibbello su Twitter), 25 anni della provincia di Caserta. Sono laureato in giurisprudenza e ho iniziato da poco la pratica forense. Conosco da circa un anno l’amico Maurizio e dallo stesso periodo scrivo i miei pensieri sul calcio (ho iniziato fortemente irritato per la vicenda calcio scommesse che vide coinvolto Antonio Conte). Il calcio è la mia più grande passione, mi piace vedere ogni partita (di qualsiasi campionato) e amo, di un amore viscerale, la Juventus. Solo la Juventus (oltre la mia ragazza) mi fa battere il cuore. Cos’è DODICI per me?! Mi sono laureato in dicembre (dodicesimo mese dell’anno), l’11 dicembre e quindi il 12.12 per me è stato il primo giorno di totale spensieratezza. Il 12 maggio è anche il giorno del compleanno di mio fratello

Connect