La “giustizia sportiva” anacronistica: il caso Constant

Share: Facebook Twitter Pinterest “Ridere o piangere, questo è il dilemma…”. Probabilmente sarebbe questa la domanda che si farebbe un novello Amleto che si trovasse davanti il Comunicato Ufficiale n.8 […]

“Ridere o piangere, questo è il dilemma…”.

Probabilmente sarebbe questa la domanda che si farebbe un novello Amleto che si trovasse davanti il Comunicato Ufficiale n.8 della Lega Nazionale Professionisti Serie A, contenente le decisioni del giudice sportivo Tosel relativamente alle amichevoli giocate in Italia nell’ultima settimana. Un comunicato, di fatto, assolutamente anacronistico e preventivamente smentito da un referto della DIGOS di Reggio Emilia sui fatti avvenuti durante il Trofeo TIM nella città emiliana.

Andiamo con ordine.

IL FATTO – Il 23 luglio si gioca a Reggio Emilia il Trofeo TIM, triangolare fra Juventus, Milan e Sassuolo. Durante l’ultima partita Sassuolo-Milan il giocatore del Milan Kévin Constant scaglia una pallonata verso il pubblico e lascia il campo arrabbiatissimo dichiarando all’arbitro di aver ricevuto cori razzisti. Il fatto ebbe molto risalto sui media nei giorni successivi. Alcuni ripresero anche un’altra segnalazione, relativa al primo match del torneo Milan-Juventus, che riportava di presunti cori durante i calci di rigore calciati da Robinho e Traoré. Questi i “fatti” così come ci erano stati raccontati sino a questa mattina da TV e media.

LA NOTA DELLA QUESTURA – Alle 13.28 di oggi, il sito Ansa.it ha reso noto però i contenuti di una nota della DIGOS di Reggio Emilia che smentivano i fatti così come sono stati raccontati:

ansa

Il contenuto della nota della Questura di Reggio Emilia è stato riportato nella sua interezza da Tuttosport:

“Il personale della Polizia di Stato in servizio nel settore distinti-lato Nord, a pochi metri da dove si sarebbe verificato l’episodio ha riferito che alcuni tifosi sassuolesi, collocati nella parte bassa del settore, non appartenenti a gruppi organizzati, che invece erano posizionati nella parte più alta della gradinata, spronavano il calciatore Constant a non perdere tempo nel rimettere in campo la palla da fallo laterale gridando ‘Dai muoviti’; ‘Datti una mossa’. In particolare un tifoso di Sassuolo, successivamente identificato, ha urlato ‘Dai salame datti una mossa’ ed un altro, in corso di identificazione, ‘Rifatti il naso’. Successivamente Constant ha scagliato con rabbia il pallone nel settore distinti, lasciando il terreno di gioco: contestualmente alcuni sostenitori sassuolesi hanno fischiato e gridato ‘Buu” in segno di disapprovazione.

Dall’esame delle riprese audiovisive personale Digos ha accertato che durante l’esecuzione dei rigori tutti i giocatori rossoneri che hanno calciato, prescindendo dal colore della pelle, sono stati fatti oggetto di fischi e urla di disturbo da parte degli spettatori della curva sud, riservata ai sostenitori della compagine bianconera. Infatti anche ai giocatori non di colore come Mexes, Nocerino, Bonera e Zaccardo, sono stati rivolti da parte del pubblico di fede bianconera espressioni di disturbo e fischi“. 

Si potrebbe parlare di caso chiuso: la DIGOS reggiana esclude categoricamente che vi siano stati episodi di razzismo nei confronti del giocatore rossonero che, di fatto, fa una brutta figura come tutti quei media che hanno cavalcato l’onda del razzismo senza prima premurarsi di approfondire se davvero questi cori si fossero effettivamente verificati.

IL GIUDICE SPORTIVO – Il condizionale è però d’obbligo perché nel tardo pomeriggio sul sito della Lega A appare il Comunicato Ufficiale n. 8 contenente le Decisioni del Giudice Sportivo relativamente agli incontri amichevoli giocatisi nell’ultima settimana. Il contenuto delle sanzioni, relativamente alle società, “riapre” però di fatto il caso:

a) SOCIETA’
Ammenda di € 30.000,00 con diffida : alla Soc. JUVENTUS per avere suoi sostenitori, nel corso dell’esecuzione di un calcio di rigore al termine del tempo regolamentare, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale; sanzione attenuata per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza. (ex art. 11, modificato dal provvedimento federale di cui al CU 189/A del 4 giugno 2013, e art. 13 n. 1 lettere a) e b) CGS)

Ammenda di € 30.000,00 con diffida : alla Soc. SASSUOLO per avere suoi sostenitori, al 32° della gara, rivolto ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori espressivi di discriminazione razziale; sanzione attenuata per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza. (ex art. 11, modificato dal provvedimento federale di cui al CU 189/A del 4 giugno 2013, e art. 13 n. 1 lettere a) e b) CGS)

In pratica Tosel decide queste durissime sanzioni (30.000 euro e DIFFIDA) su basi che sono state smentite nella loro totalità dalle indagini della Questura emiliana. Verrebbe da pensare che il comunicato di Tosel sia stato redatto precedentemente da quello della Digos. Una semplice analisi del file però rivela l’arcano: salvando il file sul proprio hard disk e visualizzandone le proprietà, alla voce PDF rimangono salvati l’autore e la data di creazione e/o modifica del file; il comunicato è stato redatto alle 17:18, ben 4 ore dopo la pubblicazione della nota apparsa sul sito dell’Ansa!

L'ora di creazione del Comunicato

L’ora di creazione del Comunicato

Sarebbe quindi forse bastato bloccare la pubblicazione, ormai diventata anacronistica, ma il giudice sportivo pare abbia preferito andare per la sua strada. Quasi sicuramente sia Sassuolo che Juventus presenteranno ricorso che non potrà che essere accolto dalla Corte di Giustizia Federale. La brutta figura però resta.

Insomma, come ha spesso dato adito a pensare con certe sue decisioni negli ultimi tempi, per il giudice sportivo (e quindi per FIGC e Lega A che controfirmano) aldilà delle belle parole spese pare che sia più importante fare cassa che verificare la reale portata degli eventi e comminare quindi le giuste sanzioni. E questo non è altro che l’ultimo caso, 6 mesi fa riflettemmo qui sulla “gestione” delle sanzioni. Si può dire quindi che questa sia una nuova pessima figura per la giustizia sportiva, una figura, tristemente, all’italiana…

Rimane solo un’ultima riflessione: il problema razzismo sicuramente esiste, è inutile negarlo, ma viene spesso cavalcato dai media più sull’onda emotiva che per vera volontà di combattere il fenomeno. Questo non fa altro che ingigantire il topolino facendolo diventare una montagna. Il razzismo si combatte con l’educazione, con la prevenzione e l’isolamento di chi si lascia andare in cori ignobili. Episodi come questo invece, dove il “caso” è stato invece smentito dai fatti (così almeno dicono le indagini della Digos reggiana), non fanno invece altro che fare male a chi questa lotta la combatte davvero ogni giorno.

“Non temo le urla dei violenti, ma il silenzio degli onesti” (M.L.King)

Maurizio Romeo (@rumme75)

Post By rumme75 (33 Posts)

Fondatore di Barzainter e di Dodici. Portiere e inguaribile juventino. Figlio di papà milanista, mamma juventina. Ha subito anche l'influenza dello zio Gianni e del nonno Vittorio che gli hanno trasmesso l'amore per i colori bianconeri e che ora lo guidano da lassù... Ju29ro, non fatelo arrabbiare perchè l'acqua cheta tira giù i ponti. Blogger di approfondimento: Farsopoli e il calcioscommesse lo hanno visto anche alle prese con lo studio dei codici... Vive il blog e il calcio per passione.

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