Un pomeriggio a Chatillon in attesa (vana) della Vecchia Signora

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Lunedì 15 luglio 2013. Si pranza a casa e si imbocca l’autostrada. Sereno, eccitato ed emozionato: nei miei 38 anni di onorato gobbismo ho fatto molte cose per la mia Juve , ma mai mi ero preso un pomeriggio di libertà dal lavoro per raggiungere la squadra in ritiro.

Non che sia niente di troppo originale: in fondo si tratta di percorrere i poco più di 100 km che separano Torino da Chatillon , sede del ritiro della Vecchia Signora e assistere ad un allenamento dei Campioni d’Italia (Napoli e Milan permettendo). Però non l’avevo mai fatto, io che ho sempre mal sopportato il calcio d’Agosto e tutti i suoi rituali. Ma quest’anno gira così, il mio entusiasmo cresce ogni giorno che passa e, come avrò conferma poche ore dopo, questo è un sentimento piuttosto diffuso…

Dopo poco più di un’ora, eccomi qua. Le prime persone che fermo, poiché indossano la maglia bianconera e alle quali chiedo informazioni su come raggiungere lo Stadio Brunod sono dei francesi. Man mano che percorro il centro della bella cittadina valdostana, le voci di piemontesi si mescolano a quelle di veneti, lombardi, emiliani e molte altre ancora. Non per niente la Juve e’ la fidanzata d’Italia.

Fa caldo esattamente come a Torino ma senza l’umidita’ della metropoli. Mi chiedo come facciano i ragazzi a faticare come richiesto dal mister. Raggiunto lo stadio scopro che i cancelli sarebbero stati aperti solo a partire dalle 17.45. Inizialmente penso sia dovuto all’eccessivo caldo ma poi scopro, grazie all’ottimo e simpatico Balzarini, che dalle 16.30 alle 17.45 mister Conte darà lezione di tattica. A porte chiuse. Forse si è avuta notizia di qualche emissario di Mazzarri…

Peccato, già ero in anticipo di oltre un’ora, toccherà stare 3 ore ad aspettare. Nonostante sia lunedì c’è tanta gente. Sembra domenica; evidentemente tanti hanno pensato che fosse questo il giorno migliore per seguire i Campioni, creando l’effetto partenza intelligente (quell’effetto per il quale se tutti decidono di evitare l’ora di punta si finisce con il trovarsi lo stesso tutti in coda in autostrada alla stessa ora). Tanti bimbi, tutti rigorosamente vestiti di bianconero: nella vita avranno certamente successo…

Lo Juventus Summer Village e’ caldo e non climatizzato però la gente non se ne lamenta. Lo Store macina incassi (nonostante i prezzi…). L’annuncio del ritardo non crea polemiche, almeno non subito: se Conte ha deciso così siam tutti pronti ad obbedire. Del resto ci sono posti più brutti nei quali trascorrere un lunedì pomeriggio di estate. Soprattutto, la compagnia e’ ottima: tanti uomini, moltissime donne, i bambini, anche qualche cane con indosso i colori sociali.

Cristina Chiabotto si palesa verso le 16,30 e crea un po’ di scompiglio. Lei è gentilissima e si concede a tutti (che detta così non è proprio il massimo), facendosi fotografare e firmando autografi.

I ragazzi sono in campo a lavorare e qualcuno prova ad arrampicarsi per poterli vedere, almeno da lontano. Poi arrivano le 17 e la gente inizia ad avvicinarsi ai cancelli di ingresso. I biglietti sono stati tutti venduti ma l’ingresso ritardato rischia di creare scompiglio. Nei giorni di allenamento normali, infatti, la gente può accedere allo stadio man mano che arriva mentre oggi no, dobbiamo entrare tutti assieme. Vogliamo entrare il prima possibile. La coda è lunghissima, la gente inizia a lamentarsi. Quando sono già le 18.15 qualcuno che era già entrato esce e chiede la restituzione del biglietto, sconsigliando l’ingresso ai tanti ancora in coda. Molti se ne vanno e io sono tra questi. Non mi piacciono le cose organizzate male, non mi piace quando la gente viene costretta a rischiare di farsi male.

E’ l’unica nota stonata di un ritiro entusiasmante. Nonostante sia salito in Valle per vedere da vicino i ragazzi, soprattutto i nuovi arrivati, il fatto di non esserci riuscito mi ha amareggiato ma non al punto da non ritenere positiva la giornata. E’ stato bello scambiarsi impressioni con altri tifosi, girare per il Summer Village, godersi un pomeriggio tra le montagne in mezzo a tanto bianconero.

Per chi volesse raggiungere il ritiro di Chatillon nei prossimi giorni consiglio di organizzarsi per bene, prendendo il biglietto per tempo (se acquistato online, lo si deve comunque convertire ai botteghini), e raggiungendo lo stadio con un certo anticipo.

Probabilmente gli organizzatori non si aspettavano una tale partecipazione. La Juventus sa che l’entusiasmo dei suoi tifosi è alle stelle e questa è una grossa responsabilità. Ma per chi ha scritto la storia del calcio in Italia, e non solo, la responsabilità di non deludere le aspettative è nell’ordine delle cose. Anche perchè alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.

Post By Emiliano Lemma (4 Posts)

Mi occupo di web da 14 anni, curo contenuti per svariati blog e siti internet. La mia ultima creatura è il blog I Faziosi, in cui scrivo di Juve, la passione più grande.

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