10,Supercoppa e Borgonovo, io la penso così

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Negli ultimi giorni ci sono stati tre argomenti principali di cui in tanti hanno già parlato. Li sto per affrontare anche io, ma per non annoiarvi cercherò  di essere il più sintetico e diretto possibile.

Maglia n.10

Una maglia sicuramente pesante, eredità di grandi campioni come Del Piero (che l’ha indossata per 18 stagioni), Sivori, Platini, Brady e altri grandissimi che l’hanno indossata e resa, spesso, molto vincente.

Non ero per il ritiro della maglia prima già prima dell’addio di Del Piero (anche perchè l’unica che FORSE ritirerei è la 6 di Gaetano), e lo disse anche a chiare lettere il diretto interessato qualche giorno dopo l’emozionante domenica dell’addio: “Non voglio che sia ritirata, perché quando ero un bambino io sognavo di poterla indossare e vorrei che anche altri potessero fare lo stesso sogno“. Lo si faceva una volta quando i numeri erano dall’1 all 11, lo si fa ancora ora, soprattutto in una squadra come la Juve che ha una sua politica anche sulla scelta dei numeri: sempre in ordine crescente, con magari qualche buco dovuto alle cessioni, ma niente numerazioni strane fino all’ultimo primavera. Niente 90, 69, 77. Una politica iniziata nell’era di Umberto e portata avanti sino ad oggi, giustamente. Stile Juve anche qui.

Giusto quindi non ritirarle, che possano essere oggetto di sogno di ogni ragazzino, che anzi, quando le indosserà, lo farà cercando di tenere sempre a mente i valori, la classe (dentro e fuori dal campo), lo stile e l’esempio di chi l’ha vestita prima di loro. Chi indosserà la 21 dopo Zidane e Pirlo lo farà con lo stesso peso della 10, ma con la stessa voglia di ricalcarne le gesta.

Giusto allora anche che finisca sulle spalle di Tevez, che nella sua presentazione alla stampa e nella successiva visita al J-Museum ha reso omaggio ai grandi che l’anno preceduto, in primis proprio ad Alessandro Del Piero per cui nutre profonda stima. Il 10 non sarà un peso per lui, ma un onore e una nuova seconda pelle che cercherà di onorare colorando nuove vittorie.

Trovo quindi poco appropriate le polemiche di una certa parte di tifosi bianconeri (anche se potrebbero apparire più di Del Piero che della Juve – I giocatori, anche i grandi passano, la Juve RESTA) e, soprattutto, di una parte di giornalisti che sembrano più scrivere con addosso la maglia della squadra per cui tifano piuttosto che fare giornalismo vero, raccontando i fatti. Dietrologie, spesso sbagliate. Per chi vuole sentire davvero le parole di Tevez, qui il video della presentazione, direttamente dal canale Youtube della Juventus:

Supercoppa

Molto è stato già detto da altri, su tutti, in maniera molto più che completa, dall’amico Antonio Corsa su Juventibus che ci ha spiegato prima tutta la questione riguardante la “questione” Cina e il perchè si possa non giocare lì (qui il pezzo su Juventibus)

Che dire che non sia già stato detto? Che mi sembra assurdo che in un Paese come l’Italia, non si possa definire a inizio stagione la sede della Supercoppa dell’anno successivo. E’ vero che è il primo atto della stagione successiva, ma è anche l’ultimo di quella appena terminata visto che dipende dai due trofei e allora perchè non definire data e sede la stagione prima, in modo che le varie squadre, spesso impegnate in tournée all’estero o in importanti tornei estivi sappiano già come regolarsi, soprattutto se puntano a determinati obiettivi. Eppure i regolamenti sarebbero chiari: si dovrebbe giocare in casa della Campione d’Italia anche se la Juve non ha mai chiesto direttamente di farlo. C’è da dire che, considerate le polemiche forti di Lotito contro la dirigenza bianconera, c’era il rischio di averlo devastato (come successo con Torino, Napoli e Inter lo scorso anno), e questo senza nessuna responsabilità della squadra ospite, come previsto dalle norme federali. Le multe comminate dal giudice sportivo finiscono in fatti nelle tasche della Federazione. La società ospitante ha tutti i costi di ripristino in carico. Andrebbe rivista allora la responsabilità oggetiva per le devastazioni negli stadi. Niente multe in FIGC, ma la società ospitata sia costretta a pagare di tasca propria i danni fatti dai suoi tifosi alle attrezzature dello stadio. Se non fosse una Lega che dà l’impressione di essere gestita più per tutelare interessi personali che non quelli collettivi, una riforma di questo tipo sarebbe stata già fatta.

A mio avviso invece la Juve ha fatto male a non imporre Milano come sede della Supercoppa. I preliminari di Champions e di Coppa Italia non sarebbero stati sovrapponibili (eventualmente inversione di campo o cambio data per l’Inter in Coppa Italia). Milano è sede della Lega, non molto distante da Torino, ma soprattutto sede assolutamente terza. Per la prima volta infatti non si giocherà sul campo della vincitrice del campionato ma di quello della Coppa Italia.

Se poi notiamo che in Inghilterra, Germania e Francia già si conoscono i calendari della prossima stagione, mentre in Italia non si sa nemmeno quando verranno compilati, presumibilmente a fine luglio, si fa ancora più chiaro il quadro di come i tifosi siano l’ultima ruota del carro. Eppure dovrebbero essere il fulcro e la fonte di guadagno di questo movimento, ma agli occhi di certi personaggi che gestiscono il nostro calcio appaiono più probabilmente come vacche da mungere.

Tralascio il discorso sulla suddivisione degli incassi, autentico ratto semi-legalizzato della Cricca della Lega. Sull’incasso ho una mia idea personale che si rifà a una proposta dello Ju29ro team e lo leggerete nel prossimo passo.

Stefano Borgonovo

Si è spento ieri Stefano Borgonovo, ormai da anni purtroppo malato del morbo di Lou Gehrig, più comunemente noto come SLA che ha colpito moltissime persone in Italia e ha portato via già giocatori famosi come Gianluca Signorini, capitano del Genoa anni ’90. Non intendo fare retorica, ma credo che Stefano sia stato esempio di umanità,dignità e soprattutto di Lotta, vera. Facciamo che la sua lotta non sia vana, sosteniamo tutti la Fondazione Borgonovo per aiutare in modo concreto la ricerca e la lotta contro questo bruttissimo male. Il papà di un mio caro amico è da anni, purtroppo, nella sua stessa condizione. Paolo come Stefano, come tanti altri che non conosciamo, ma che possiamo aiutare in modo concreto.

Fondazione_Borgonovo

E’ proprio a tale proposito che stamattina, raccogliendo un idea dello @ju29roteam mi sono permesso di fare una proposta: sarebbe bello che la Juventus si facesse portatrice di una bellissima idea, ovvero incasso della Supercoppa TOTALMENTE devoluto alla Fondazione Borgonovo, sarebbe un aiuto grandissimo per la Fondazione e un ulteriore stimolo per i tifosi ad andare allo stadio in una giornata che cade proprio in mezzo alle ferie e, oltretutto, porrebbe fine alle polemiche puerili di Lotito, che è parso più interessato ai soldi che a tutto il resto. La Juve può proporlo, il Coni e la Lazio accettare o meno, ma sarebbe un bello schiaffo morale sicuramente e, soprattutto, anche se fatto unilateralmente, un bellisimo gesto in aiuto di chi è meno fortunato aiutando la ricerca con una cospicua donazione.

Voglio concludere con questo pensiero: a nome di tutto lo staff di Barzainter raccolgo la sua famiglia e gli amici in un grandissimo abbraccio e porgo loro le più sentite e sincere condoglianze. Ora preferisco pensare che Stefano sia tornato a correre e a sollevare coppe in Paradiso. Ed è proprio così che voglio ricordarlo. Fai buon viaggio..

Ciao Stefano

Ciao Stefano

Maurizio Romeo (@barzainter)

Post By dodiciblog (114 Posts)

Dodici nasce da una costola di Barzainter.it, ne eredita la filosofia ("Il calcio è solo un gioco, e con il sorriso si gioca meglio") che cerca di trasmettere con un mix di competenza, obiettività condita comunque dall'ironia che mai può mancare. Dodici, come il dodicesimo uomo. L'uomo in più che cercheremo di essere ogni giorno. Solo per voi.

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