Il gol di Muntari (tutto fuorché una recensione)

Il gol di Muntari

Il gol di Muntari

Titolo: Il Gol di Muntari
Autore: Maurizio Zampini
Editore: Murgia
Anno di pubblicazione: 2012

Non so come la vedete voi, ma nel mio piccolo, se uno scrittore intitola un libro che celebra l’annata del trentesimo scudetto “Il Gol di Muntari” è uno che ha l’ironia che gli scorre nelle vene diluita nel sangue.
Il libro è uscito da più di un anno e non ha sicuramente bisogno di altre recensioni perché online ne ho trovate parecchie che non meritano di gareggiare con la mia (essendo di gran lunga migliori). Io però l’ho letto ora, con colpevole ritardo, principalmente perché, di carattere, amo gustarmi l’attesa e amo dare la mia attenzione ad una cosa quando gli altri sembrano averla dimenticata. Sono asociale al tempo dei social.
E quindi ora, che sarebbe stato necessario fare uscire un seguito di questo libro (che però non c’è stato) mi sono deciso a comprarlo e a leggerlo. Tutto d’un fiato.
E allora forse, dopo tutto questo tempo, non si può fare una recensione, non avrebbe senso, tanto quelli che il libro lo dovevano comprare l’hanno comprato, perché non possono essere tutti fuori moda come il sottoscritto. Eppure, io qualcosa lo voglio scrivere lo stesso, perché sono prolisso e perché mi piace parlare di quello che mi colpisce positivamente. In modo che da qualche parte rimanga un segno di ciò che ho amato in questa triste valle di lacrime.
“Il gol di Muntari”, oltre ad essere ben presente sul cellulare di Galliani, è un libro divertente. Anzi, scusate, è un libro diversamente diverte. Lo è per chi è di fede Gobba, lo è un po’ meno per chi non è tifoso bianconero, ma almeno ha un minimo di senso dell’umorismo e non lo è affatto per chi non è stato dotato di ironia (oltre che di gusto calcistico). Un libro che racconta la cavalcata meravigliosa di una squadra (ovviamente la Vecchia Signora) in un anno partito con mille incognite e che l’attraversa ricordandoci tutti gli ostacoli che sono stati superati. Ostacoli quasi esclusivamente mediatici. Dall’acciaio scadente che doveva far crollare lo stadio che ieri sera ha ospitato la “Partita del Cuore” (a proposito, complimenti alla città di Torino per aver aderito in massa, bravi) alle prime avvisaglie di Scommessopoli, che poi sarebbe diventata un’inchiesta solo unidirezionale con delle punizioni quasi chirurgiche.
Insomma, vedetela come volete, ma a me il libro è piaciuto aldilà del fatto che trattasse dello scudetto più bello di sempre (che per me comunque è il prossimo), mi è piaciuto per le quintalate di ironia che Massimo Zampini ci ha buttato dentro. Credo di non aver mai letto nulla di suo che non fosse intriso di ironia e, vedete, per me è questo il modo giusto di parlare di calcio.
Certo, è strano poi, che il compito di difendere la Juve dalle nefandezze di Calciopoli (scommessopoli, calciopoli, moggiopoli, che poca fantasia hanno i giornalisti italiani) spetti ad un avvocato di Roma abbronzato (cit.), ma ovviamente la passione non ha limiti e la rivolta è dovuta partire dal basso, proprio nel momento in cui chi ti doveva difendere dall’alto ha smesso, in piena coscienza, di farlo.
Zampini ha scritto un libro divertente, che ti fa passare qualche piacevole ora ricordandoti di tutti i modi in cui i giornali hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote a Conte e i suoi giocatori. Ti fa sorridere, perché sai che c’è il lieto fine, per cui è come ci stesse raccontando una fiaba, una fiaba piena di colpi di scena che il papà racconta ai bambini, i quali spaventati, si rannicchiano sotto le lenzuola solo per saltar fuori gioiosi quanto il brutto orco cattivo viene sconfitto. Un orco senza capelli, per inciso.
A me dispiace, non ho scritto una recensione, non ho scritto nulla che serva veramente a convincervi a comprare “Il gol di Muntari”, però, sapete che vi dico? Ci sono quei libri che leggi e che quando li hai finiti vorresti conoscere l’autore per capire com’è, per vedere se è così come traspare dalle pagine del libro che ha scritto. Ecco, è proprio ciò che mi è successo leggendo “Il gol di MuntarI”. Ho pensato che persone con questa ironia e autoironia ce ne sono poche, che andrebbero preservate, che andrebbero studiate a scuola ed imitate, per cui spero, prima o dopo, che la mia vita mi porti ad incontrare lo scrittore abbronzato, o che almeno mi offra un altro capitolo della sua bibliografia.

Post By louie75 (6 Posts)

Louie, @louie75, scrittore di fama mondiale, ha ispirato la stesura della trilogia delle sfumature. Vincitore del premio Nobel per la letteratura e per la pace, attualmente è impegnato nel remake di Superman l’uomo d’acciaio. Ottiene successi in tutto quello che fa. Tutto questo mentre dorme. Da sveglio fa l’impiegato a Venezia, ha contribuito a creare il sito collettivo www.senzaudio.org, è appassionato di letteratura e della sua famiglia. Tifa Juve da sempre, da prima che fosse fico.

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