Il mio Roma-Juve, fra cuore e ricordi

E mi ritrovo a pensare a Roma-Juventus.
Tifoso giallorosso con un passato alla Juventus. Provo a pensare agli ultimi anni. Una volta era la partita che decideva Coppe o scudetti ora è la sfida tra una squadra che da ormai troppo tempo è alla ricerca della propria identità e una che si sta avvicinando alla concretezza di uno squadrone come quello di Lippi.
La Roma ha il futuro nelle proprie mani. Lo sa ma fa finta di non saperlo.
La Juventus sta tornando ad essere odiata da tutti. Un buon indizio che la porta sulla strada del successo. Proprio così. Campioni con nomi altisonanti pochi, cinismo e concretezza tanta, ed è quello che conta.
Per la Roma un futuro roseo che ha bisogno di quella convinzione che è lo stimolo x arrivare ad obiettivi che ora sembrano impossibili. Le gambe ci sono, la testa no.
Roma-Juventus da sempre una sfilata di Campioni e classe assoluta, una carrellata di emozioni, colori, curve impazzite, gol all’ultimo minuto, piroette, colpi di tacco, tunnel, scintille ma pur sempre emozioni e gran calcio.
Ed è questo che conta. Lo spettacolo. Comunque vada a finire sarebbe bello che queste due grandi compagini si riuniscano a fine partita e si diano la mano, come grandi pugili che dopo 10 estenuanti round dopo il verdetto, tutti ammaccati e doloranti si salutano con un abbraccio e un “gimme 5” con il guantone. Proprio così. Dentro il campo passione e sudore, spettacolo ed emozioni, occhiatacce e numeri da cineteca.
A fine partita un abbraccio e un complimento, come i grandi campioni di ogni sport ci hanno insegnato.
In mezzo a tutto questo, che vinca il migliore.

Daniel Mazza
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