“Quella volta in macchina con”. Potrei iniziare così questo articolo, più che altro per raccontare quelle volte che, per un motivo o per l’altro, sono finito in auto con qualche celebre bianconero. Non dimenticheró mai il mitico Ibra, appena arrivato in Italia, che ci diede uno strappo al campo d’allenamento con la Multipla che la Juve gli aveva “gentilmente” concesso per i primi giorni. Avevamo perso il pullman per il campo d’allenamento a qualche km dalla Sisport e la disperazione ci aveva portato a chiedere in qualche miscuglio di lingue se poteva darci uno strappo. Noi pensavamo ci desse un gancio destro ma con un cenno della testa ci fece capire che andava bene. In quella macchina non volava una mosca. Oppure, il mio primo ritiro in bianconero. Firmai a stagione già iniziata e dovetti raggiungere i nuovi compagni per il ritiro estivo. Un dirigente in sede mi disse di recarmi al Comunale per ritirare il materiale per allenarsi e che poi altri due ragazzi avrebbero dovuto andare nella stessa località. I due ragazzi erano Pessotto e Zambrotta, allora infortunati, che insieme a Olivera e Zalayeta avrebbero presenziato come ospiti speciali alla festa di presentazione delle squadre giovanili bianconere in ritiro a Chiusa Pesio. 1oretta sul Porsche di Zambro, con me felice come un bimbo che ascoltavo i loro discorsi e balbettavo quando mi chiedevano qualcosa. Oppure come dimenticarsi quando ci si allenava al Combi, di fronte al Comunale. A fine allenamento giocavamo a indovinare il calciatore alla guida soltanto guardando l’auto. Alla prima stagione in bianconero il migliore fu Igor Tudor che si presentó con una Ritmo. Ricordo che nell’ultima stagione di Ciro Ferrara alla Juventus, quest’ultimo vide Cannavaro arrivare con un Hummer nero con le luci su tutta la parte posteriore e subendo lo sfottó del compagno partenopeo “Ma ti sei portato il lunapark appresso?!”
Bei ricordi che strappano sempre un sorriso. E non fate come Borriello che, l’anno scorso, tamponó un tifoso a Vinovo e quest’ultimo scese ma solo per chiedere l’autografo. Ok la firma, ma non era meglio sul CID?
Un saluto da Sydney!
Daniel
Dodici nasce da una costola di Barzainter.it, ne eredita la filosofia ("Il calcio è solo un gioco, e con il sorriso si gioca meglio") che cerca di trasmettere con un mix di competenza, obiettività condita comunque dall'ironia che mai può mancare. Dodici, come il dodicesimo uomo. L'uomo in più che cercheremo di essere ogni giorno. Solo per voi.
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