Riceviamo e pubblichiamo volentieri la mail ricevuta dall’amico che si firma Il Monco sul match di domenica.
Bella, convincente ma soprattutto spietata! Questa è stata la Juventus di domenica contro l’Atalanta, e devo dire la verità nemmeno io me lo aspettavo, anzi.
Temevo un solito primo tempo regalato, temevo la poca concretezza in avanti. Invece abbiamo avuto il merito di sbloccarla al 2′, grazie ad un’intuizione di Giovinco e alla verve di Mirko Vucinic.
Partita in discesa, in netta controtendenza rispetto alle altre uscite casalinghe, vedi Lazio e Torino. Che cosa ha funzionato? Direi tutto,
dall’aspetto fisico a quello mentale. In primis un approccio ottimo da parte di tutti, segno che il ritorno di Conte si fa sentire. Sottolineo come nell’azione del gol Giovinco abbia fatto benissimo, venendo incontro alla palla e imbucando per Vucinic che poi non ha sbagliato. Gran partita quella della formica atomica, solo un pò sfortunato sotto porta, ma le occasioni le ha avute, e soprattutto se le è create, grazie alla splendida collaborazione di Vucinic.
Domenica hanno avuto un’intesa perfetta. Oltre a questo, è da dire che la Juventus ha agito molto nella fase centrale, appunto con quegli scambi stretti che hanno messo in crisi la difesa atalantina: i centrali nerazzurri troppo lenti e troppo statici per fermare la coppia bianconera. Sulle fasce chiaramente abbiamo spinto poco, perchè non ce n’è stato bisogno. Asamoah da un lato e Lichtsteiner dall’altro hanno fatto non molto: lo svizzero però ha corso tanto e si è puntualmente proposto. I nostri centrocampisti in mezzo hanno avuto vita facile: Marchisio sempre presente, e cecchino nell’occasione del gol; Vidal abbastanza impreciso negli appoggi e un pò lento nel far girare palla: inoltre si è mangiato un gol, ma in definitiva ha fatto una buona gara, e non a caso ha cercato sempre di partire largo a destra: la difesa atalantina si schierava a 5 (si veda l’azione del primo gol: tre centrali molto stretti, e i due laterali Peluso e Schelotto a dare copertura sulle fasce). Per quanto riguarda Pirlo… che dire! Una gara superba, non solo per il gran gol, ma anche per lo spirito di sacrificio, perchè ha recuperato anche un paio di palloni, e non ne ha sbagliato uno (se non erro, solo un’imprecisione nel secondo tempo): davvero una prestazione ottima per lui, e sta tornando ai livelli di inizio stagione.
Per la difesa devo dire che Chiellini ha giocato veramente bene, solo un errore nel primo tempo (in ritardo su Bonaventura), ma poi ha dominato, di testa e in anticipo. Ha anche sfiorato il gol, per poi mettere l’assist per Marchisio.
Barzagli anche positivo, come suo solito. Marrone in leggera apprensione dopo lo sfortunato scivolone sull’azione di Denis, ma è stata una fatalità. Comunque è da rivedere, ma soprattutto da far crescere: non è un difensore nato, e si vede perchè Denis ha preso molti palloni. Tutto sommato bene. Buffon un solo intervento, ma decisivo, come ai bei tempi.
Una Juventus che fa il suo dovere, ma non si limita ai tre punti: una prestazione convincente, un messaggio a tutte le altre come per dire “mentre voi vi togliete punti a vicenda, noi andiamo avanti per la nostra strada”.
Rullo compressore fino ad ora, a parte i blackout contro Inter e Milan, ma lì è stata una questione di testa, non di condizione fisica. Una Juve al 50% non avrebbe perso. Ciò che mi è piaciuto di più, come detto all’inizio, è che la gara l’abbiamo interpretata benissimo, mettendo sotto l’avversario dal primo all’ultimo minuto: una dimostrazione di superiorità che legittima il divario con le altre, ora siamo a più 7 sull’Inter. Non c’è un’antiJuve, forse non c’è mai stata e mai ci sarà: in campionato siamo troppo superiori, basti pensare che la Lazio, attualmente quarta dietro l’Inter, è venuta allo Stadium al solo scopo di difendersi e racimolare il punto. Ricordo ancora come si sono abbracciati Ciani e Konko al termine della gara, per aver portato a casa il pareggio. Di cosa vogliamo parlare…?
ilMonco
Dodici nasce da una costola di Barzainter.it, ne eredita la filosofia ("Il calcio è solo un gioco, e con il sorriso si gioca meglio") che cerca di trasmettere con un mix di competenza, obiettività condita comunque dall'ironia che mai può mancare. Dodici, come il dodicesimo uomo. L'uomo in più che cercheremo di essere ogni giorno. Solo per voi.
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