RUGANI 6,5: Partita di grande ordine anche nella delicata difesa a tre dove Allegri aveva spesso evitato di farlo giocare. Sintomo, ennesimo, di un ragazzo che ha qualità. REAZIONE
BONUCCI 6,5: Guida come al solito il reparto con impressionante serenità ed efficacia. Ormai non fa nemmeno più notizia. TOP
BARZAGLI 6: La notizia invece è qui: un paio di sbavature più del solito. Sì, anche Barzagli può sbagliare o peccare di sufficienza. DISTRATTO
CUADRADO 6,5: A fasi alterne, ma comunque efficace. Di Francesco ha studiato bene i movimenti e su Cuadrado arriva costante il raddoppio di Duncan per tutta la partita. Ciò non impedisce al colombiano qualche sgroppata degna di nota, come in occasione del gol. FURIA
KHEDIRA 6: Ordinato sì, ma poco convincente sul piano fisico nella lotta con lo stesso Duncan. Si sono viste serate migliori. BLOCCATO (POGBA 6: Tenuto fuori in vista del Bayern, entra e si fa vedere con un paio di conclusioni dalla distanza. 6 POLITICO)
MARCHISIO 7: Solito ingranaggio silenzioso ma indispensabile di una Juve che senza di lui è palesemente più vulnerabile. Non avrà i colpi e il genio di Pirlo, ma l’intelligenza di questo ragazzo è merce rara. INDISPENSABILE
ASAMOAH 6: Discreto rientro. Primo tempo sottotono, ripresa in crescendo. Sarà una pedina in più per Allegri in questo tiratissimo finale di stagione. RECUPERATO
ALEX SANDRO 6+: Il discorso fatto per Cuadrado è lo stesso: Di Francesco ha studiato bene il compitino e per gli esterni della Juve prepara una discreta trappola. Il brasiliano non ha però la chiave per uscirne con più costanza come Cuadrado. A SPRAZZI
DYBALA 7,5: In serate come questa la giocata, la lettura, il colpo di genio, sono fondamentali. Dybala è ispirato e lo si capisce dopo solo 29 secondi con un gol che sarebbe stato da cineteca. Poco importa però all’argentino che, se non fosse stato per il piede, si traveste da Del Piero: il colpo è quello lì, ovvero il tiro a giro sul palo lungo. A far la differenza solo il lato di campo. Ma questo, al tifoso della Juve, poco importa. RICORDI (MORATA S.V.)
MANDZUKIC 7: A una certa Allegri se ne esce con un “bisogna avere la cagna per giocare a pallone”. Il riferimento era al neo-entrato Morata, reo di aver non aver combattuto a dovere in un paio di situazioni. Ecco, se il calcio fosse solo questione di pura “cagna”, Mandzukic avrebbe vinto più palloni d’oro di Messi. Rincorre tutto e tutti. PREZIOSO (LICHTSTEINER S.V.)
ALLEGRI 7: Dal 28 ottobre 2015, giorno di Sassuolo-Juventus 1-0, 18 vittorie e un pareggio. Una striscia che stasera, per la prima volta da un anno e mezzo, vale anche ‘l’endorsement’ della curva Scirea. Poco altro da aggiungere. COMPLIMENTI