NETO 6,5: Tra i meno colpevoli. Strilla, prova a scuotere i compagni, para tutto quello che deve parare, compreso un tiri velenoso di Perisic al 92’. Va vicino a parare il rigore di Brozovic del 3-0 e il primo della serie finale. CONCENTRATO
LICHTSTEINER 5-: Lo svizzero è il peggiore perché da uno come lui non ci si aspettano prestazioni così molli e distratte. In ritardo sul secondo gol, sbaglia appoggi e diagonali, rincorre e non riesce mai ad alzarsi. Da quel lato Eder e Perisic creano tantissimo. ASSENTE INGIUSTIFICATO (BARZAGLI 6,5: Di un altro livello. Entra lui e la Juve riacquista un minimo di logica. Quasi allenatore e motivatore in campo. FONDAMENTALE)
RUGANI 4,5: Sembra un bimbo al cospetto dei grandi, ma è ora di darsi una svegliata. Ok le buone maniere, l’educazione e il rispetto dell’avversario, ma in partite come queste si tirano fuori gli artigli. Timido e intimidito, sbaglia anche in impostazione. E commette il grave errore nel finale: fallo su Perisic e rigore per il 3-0. Urge una scossa interiore per ritrovare fiducia. IMPACCIATO
BONUCCI 6: Non perde la calma, ma fatica troppo anche lui. Copre di testa, non riesce a guidare Rugani. Il voto si alza inevitabilmente col rigore della qualificazione. DECISIVO
ALEX SANDRO 5,5: Tra i meno peggio. Diciamo che prova ad arraggiarsi, a spingere e a conquistare qualche metro in percussione. Quando si allarga Eder, comunque, sono guai anche per lui. DISATTENTO
CUADRADO 5: Voglia di giocare: zero. Parte cincischiando, prova a redimersi, continua a sbagliare. Allegri gli urla qualsiasi cosa, ma non serve. Poco Cuadrado, come la Juve è stata poco quadrata. SPAESATO
STURARO 5: Impantanato in ruolo poco suo, spesso fuori posizione. Soprattutto se accanto ti ritrovi l’Hernanes di stasera. Disatro nel passare la palla, meglio nel recuperarla. In ogni caso ampiamente negativo. DELUDENTE
HERNANES 5-: Ai limiti dello psicodramma. Entra in campo in ciabatte, perde il pallone del vantaggio nerazzurro (vale la pena ricordare si trattasse di fallo), si esibisce in lanci catastrofici. Forse confuso dall’aria di San Siro torna quello dei tempi dell’Inter. DISASTRO (LEMINA 6-: Entra per dare ordine e non lo da, ma randella tutto, commettendo anche un paio di falli inutili. Poca gamba, ma riesce a dare equilibrio. L’attenuante é la lunga assenza. TORNATO)
ASAMOAH 5: Dirottato a sinistra, dimostra di aver perso la padronanza del ruolo. Nessun affondo, troppe rincorse a vuoto. Raramente, poi, lo abbiamo visto così nervoso. SCONNESSO (POGBA 6,5: Calma olimpica. L’ingresso ridà fiducia alla Juve. Nei supplementari sfiora anche il gol. DI CLASSE)
ZAZA 6,5: Un premio alla volontà. L’unico che si batte, a volte anche con troppa veemenza. Colpisce un palo, sfiora il gol, va su ogni pallone. GRINTOSO
MORATA 5: Leggerino e disorientato. Buona un’intuizione per Zaza e il rigore nella serie finale. Da dimenticare tutto il resto, comprese le decine di anticipi subiti. MOLLE
ALLEGRI 5,5: Questa volta c’è anche del suo. Alcune scelte, il modulo, la preparazione della partita evidentemente non sono state felici. Come sempre rimedia in corsa, con i cambi. Stavolta è andata bene, ma non si può rischiare così. BASTONE
Sono Antonio (@Dibbello su Twitter), 25 anni della provincia di Caserta. Sono laureato in giurisprudenza e ho iniziato da poco la pratica forense. Conosco da circa un anno l’amico Maurizio e dallo stesso periodo scrivo i miei pensieri sul calcio (ho iniziato fortemente irritato per la vicenda calcio scommesse che vide coinvolto Antonio Conte). Il calcio è la mia più grande passione, mi piace vedere ogni partita (di qualsiasi campionato) e amo, di un amore viscerale, la Juventus. Solo la Juventus (oltre la mia ragazza) mi fa battere il cuore. Cos’è DODICI per me?! Mi sono laureato in dicembre (dodicesimo mese dell’anno), l’11 dicembre e quindi il 12.12 per me è stato il primo giorno di totale spensieratezza. Il 12 maggio è anche il giorno del compleanno di mio fratello
Connect
