BUFFON 6: La parata più bella, con uno strepitoso riflesso, la tira fuori a gioco fermo su Albiol. PRESENTE
LICHSTEINER 6: Blinda la corsia senza rischi, costringendo Ghoulam a un ripiegamento speculare da Napoli “alla Benitez”. Da segnalare un solo ritardo di raddoppio su Insigne a una manciata di secondi da inizio ripresa. SOLIDO
BARZAGLI 7,5: Sale sui ring dei pesi massimi contro Higuain e il Pipita, fermato da Bonucci sull’occasione da gol più netta a favore del Napoli, raccoglie le briciole. MONUMENTALE
BONUCCI 6,5: Investito da Khedira in avvio, miracoloso in anticipo acrobatico su Higuain, ed è la giocata forse più bella del match, prima della resa al dolore del ginocchio destro. DETERMINANTE (RUGANI 6: Debutta al cospetto del suo maestro coadiuvando un gigantesco Barzagli: insegnamenti vecchi e nuovi, botti di ferro per l’astro nascente e più brillante fra i giovani difensori italiani. PERSONALITA’)
EVRA 6,5: Fra gli esterni schierati in campo, tutti lecitamente preoccupati dalle consegne difensive, è quello che spinge di più ricacciando “le malelingue” che volevano Alex Sandro titolare. ESPERTO
CUADRADO 6,5: Calcia per primo in porta, ma da posizione molto defilata, per sporcare i guanti di Reina; punge nello stretto, scarica di prima, pressa fra le linee. GUIZZANTE
KHEDIRA 7: Recuperato in extremis e schierato a sorpresa dal primo minuto, capiamo prestissimo il perché: il tedesco occupa e attacca tutti gli spazi, permettendo alla Juve lo sviluppo permanente del gioco. ONNIPRESENTE
MARCHISIO 6+: Un po’ impreciso tra le fasi nel primo tempo, rimedia con un’entrataccia su Mertens all’ultimo errore d’impostazione. RAGIONATORE
POGBA 6+: Spaventa Reina con un fendente su punizione: vivace nel primo tempo tra fraseggi nello stretto e soluzioni vanitose, manda in tilt Hysaj nella ripresa confezionando da protagonista “in climax” la quindicesima perla bianconera. GIGIONEGGIATORE
MORATA 5,5: Le cose migliori le fa di sponda, però non calcia mai in porta: ruvido in avvio su Callejon, mostra subito una certa insofferenza defilandosi prima dell’ora di gioco. OPACO (ZAZA 7: Seduto al riparo della barricata, legge il Manuale del buon soldato. Schierato in prima linea, fa breccia con l’esattezza di un cecchino. Match winner, miglior dodicesimo uomo del nostro campionato. DECISIVO)
DYBALA 6: Fallisce sopra la traversa la migliore occasione, gol escluso, della partita ma a prescindere dalla rete di Zaza, non è un grave errore anche perché, impegnato in ripiego su Jorginho, da quelle parti ci arriva un po’ a fiato corto. Il cambio finale con Alex Sandro poi è diventato una specie di portafortuna … E il brasiliano ha parte attiva e determinante sul gol partita. TATTICO (ALEX SANDRO S.V.: Non fa nulla di trascendentale se non alzarsi in cielo per recuperare il pallone del match. VOLARE, OH OH)
ALLEGRI 7: Condottiero di un esercito che, quindici battaglie fa, ha iniziato a sentire il rumore del nemico e che oggi, finalmente, ha fiutato il sangue dirimpetto per riprendersi una leadership di elezione naturale. VINCENTE